E adesso incominciamo a postare qualche cosa. Tutto ciò di cui vi parlo è testato da me personalmente. Se avete anche voi qualche segreto ditelo pure io lo provo e se è valido lo posterò volentieri con tanto di commento positivo o negativo. Buona lettura a tutti!
NUOVA RICETTA: PANINI SEMI DOLCI!!

martedì 8 novembre 2011

MARIO...GA RIVEREM A BAITA?

Anche se in ritardo (16/06/2008) voglio anch'io dire addio a quest uomo che ho avuto il privilegio di conoscere e anche di farmi autografare 2 libri.
L'ho visto la prima volta da Fazio, stava presentando l ultimo libro:"Stagioni" ma non so come mai mi attirò la descrizione di un altro libro, quello che lo rese famoso: Il sergente nella neve.
Mi sono innamorata subito del suo modo di scrivere, così fluido così vero,così mio.
Ogni pagina chiamava quella dopo.
Ogni parola, ogni frase mi trasmettevano mille emozioni mille sensazioni: le sue le loro.
Ho provato freddo insieme a quei ragazzi, ho pianto per loro e ho avuto paura con loro.
Mario era un uomo semplice, dolce, umile. Rimasto attaccato ai suoi luoghi fino alla fine, alla sua terra a quei boschi e a quei profumi che ritroviamo nei suoi libri.
Ogniuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita uno dei suoi libri.
Grazie Mario per aver dato alla storia e a noi dei tesori come i tuoi libri. Grazie Mario per aver vissuto.Grazie.

"Se ripenso ai compagni di allora rivedi i volti giovani, ricordo le voci...i promi caddero su quelle stesse montagne nel giugno del 1940, poi venne la campagna di Gracia e altri restarono per sempre sulle montagne delle Albania; e i Balcani, ancora; e le steppe della Russia. sempre più pochi ci contavamo. Vennero i lager dei tedeschi e la Resistenza. Furono i nostri vent'anni."
« I russi erano dalla parte della ragione, e combattevano convinti di difendere la loro terra, la loro casa, le loro famiglie. I tedeschi d'altra parte erano convinti di combattere per il grande Reich. Noi non si combatteva nè per Mussolini, nè per il Re, si cercava di salvare la nostra vita. »
« Il momento culminante della mia vita non è stato quando ho vinto premi letterari, o ho scritto libri, ma quando la notte dal 15 al 16 sono partito da qui sul Don con 70 alpini e ho camminato verso occidente per arrivare a casa, e sono riuscito a sganciarmi dal mio caposaldo senza perdere un uomo, e riuscire a partire dalla prima linea organizzando lo sganciamento, quello è stato il capolavoro della mia vita... »

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